Riccardo Bianco: «Siamo convinti di centrare l’obiettivo stagionale». E’ quanto afferma durante un’intervista esclusiva l’allenatore del Ponte Crepaldo Eraclea. Gli abbiamo chiesto una sua prima impressione dopo nemmeno un mese di guida tecnica ed una anticipazione sull’immediato futuro.
Quando sei stato contattato con la proposta di diventare l’allenatore del P.C.E. conoscevi già qualcuno della società e/o dei giocatori della rosa o ti sei trovato in un ambiente del tutto nuovo?
No, non conoscevo nessuno della società ne alcuno dei giocatori prima del mio arrivo a Ponte Crepaldo. Buona parte della rosa era per me sconosciuta, come nomi avevo già sentito parlare solamente di Sartori, Bovolato e Danieli…
La tua impressione al primo approccio con la nuova squadra? Che situazione hai trovato?
Ho trovato un gruppo con l’entusiamo a mille e con una gran voglia di fare… Lo dimostra il fatto che all’allenamento ci sono sempre almeno 25 presenze e si fanno vedere anche gli infortunati. Questo è segno che il mister precedente aveva fatto un gran lavoro di squadra. Di mio posso dire di aver compreso da subito la necessità di dare al gruppo una identità di squadra.
Conoscendo le difficoltà iniziali avute del P.C.E., la condizione di classifica al tuo arrivo e quella attuale, quanto sei fiducioso che questa squadra possa raggiungere l’obiettivo stagionale della salvezza?
Tantissimo! Io credo molto alla possibilità di poter raggiungere l’obiettivo che mi è stato prefissato dalla società, cioè la permanenza in categoria. Al mio arrivo ho trovato la squadra che non era in una buona posizione di classifica ed ho puntato subito sull’entusiasmo dei giocatori. Dopo i primi allenamenti però mi sono reso conto che c’era qualcosa di più dell’entusiamo in questo gruppo sia a livello tattico che dal punto di vista tecnico. Bastava semplicemente tirarlo fuori da ogni singolo giocatore.
A tuo parere la rosa dei calciatori che hai ora a disposizione necessita di alcune modifiche e se sì di quali? Sfoltimento? Aggiunta in certi ruoli?
Domanda difficile (e sorride…). La mia prima considerazione è che siamo in tantissimi ed i ruoli certamente son tutti coperti. Bisogna però considerare che siamo in Prima Categoria e con un Presidente ed un D.S. che sono certamente ambiziosi. Premesso questo, la conseguenza è che tutti assieme, allenatore e dirigenza, stiamo prendendo in considerazione la possibilità di fare delle scelte che implicano dei movimenti di mercato in entrata ed in uscita. Penso che questo sia un desiderio comune ad ogni allenatore, ovviamente in sintonia con la società e con le possibilità di quest’ultima.
Un’ultima domanda: domenica scorsa dopo l’espulsione del portiere cosa hai pensato? Di poter cercare ugualmente la vittoria o che l’importante a quel punto era di non perdere?
L’importante, sempre, è di non perdere quindi pareggiare o vincere. Questa è la regola numero uno per le squadre che hanno come obiettivo la salvezza. Chi invece ha progetti più ambiziosi deve puntare sempre alla vittoria. Domenica quando siamo rimasti in 10 a causa dell’espulsione del portiere non ho avuto la sensazione che la mia squadra stesse rischiando la sconfitta anzi credevo ancora di poterla vincere. Infatti ho giocato con due attaccanti impostando un 4-3-2 ed ho tolto il trequartista. Ripeto la mia convinzione in quel momento era di potermela ancora giocare perchè ritengo che la mia squadra non sia per niente scarsa e non dobbiamo mai temere gli avversari anche quando ci ritroviamo in 10 ad affrontarne uno di tutto rispetto come il Ponzano.