La buona sorte non sorride più al Ponte Crepaldo Eraclea oramai da diverso tempo e la gara giocata oggi è lo specchio di questa particolare situazione, non solo di classifica, che sta vivendo tutto l’ambiente biancoverde. La società ha cercato di fare il possibile per rinforzare la squadra nella finestra di mercato invernale ma, risultati alla mano, questa generosa mossa non è stata sufficiente per ribaltare un trend negativo. Le ultime 4 sconfitte sono state tutte di strettissima misura, ma pur sempre di sconfitte si tratta. Per ognuna di queste il Ponte Crepaldo Eraclea ha qualcosa su cui recriminare, da clamorosi gol falliti a particolari ed avverse decisioni arbitrali che fanno gridare allo scandalo la dirigenza e tutta la squadra biancoverde e la partita di oggi con il Postioma non fa differenza. Lo si sapeva che si trattava di un match molto delicato in chiave salvezza e la direzione di gara del sig. Simone Scomparin della sezione di San Donà di Piave non è stata all’altezza della situazione. Dopo un primo tempo tutto sommato tranquillo e privo di episodi eclatanti, durante la seconda frazione di gara alcune decisioni hanno surriscaldato gli animi al punto che al triplice fischio finale si è rischiata la bagarre. Il Ponte Crepaldo Eraclea si è ritrovato a giocare in 9 a causa delle espulsioni di Severin per doppia ammonizione e di Sartori per un rosso diretto che ha mandato su tutte le furie l’intero team crepaldino ed ha mortificato lo stesso Sartori uscito dal campo incredulo e a testa bassa. Il Ponte Crepaldo Eraclea ha affrontato questo match accusando le assenze di alcune pedine importanti come Da Col e Bovolato per squalifica, Danieli e Burato per infortunio. Da segnalare l’esordio a centrocampo del giovane Paolo Caramello, ultimo acquisto della società biancoverde. Di seguito le azioni principali che hanno caratterizzato la sfida tra il Ponte Crepaldo Eraclea ed il Postioma. Nel giro di un minuto, al 6′ ed al 7′ del primo tempo, Clarizia salva la sua porta per ben tre volte con degli interventi decisivi negando il vantaggio agli ospiti. Al 12′ il Ponte Crepaldo Eraclea, al primo vero affondo, crea una chiara occasione da gol guadagnandosi un calcio di rigore. Caramello dalla linea mediana effettua un preciso lancio sul quale si fionda Dotta penetrando in area per vie centrali e sullo scatto prende quel metro di vantaggio a Pesce che lo trattiene per la maglia facendolo cadere. L’arbitro accorre fischiando il primo calcio di rigore della stagione a favore dei biancoverdi. Della battuta si incarica Miolli, rincorsa brevissima, portiere spiazzato ma palla alta sopra la traversa. Per una squadra che nelle ultime domeniche ha accusato una certa difficoltà di realizzazione si tratta di una ghiotta occasione gettata alle ortiche. Trascorre qualche minuto ed al 21′ è ancora Miolli ad avere fra i piedi la chance per portare in vantaggio il Ponte Crepaldo Eraclea, il filtrante da centrocampo è sempre di Caramello che permette al centravanti di presentarsi tutto solo in area di rigore avversaria, a quel punto Miolli si allarga un po’ troppo e si vede costretto ad una conclusione in diagonale sulla quale Fuser compie un mezzo miracolo riuscendo in tuffo a deviare la palla. Il primo tempo si conclude sullo zero a zero, un equo risultato di parità anche per quanto riguardano le occasioni da rete.
Al 6′ minuto della ripresa termina la gara di Caramello che non ha ancora il ritmo partita per i 90 minuti, nello score al suo esordio un paio di pregevoli assist che avrebbero meritato di essere trasformati in gol. Un minuto dopo il Ponte Crepaldo Eraclea va vicinissimo alla rete con una conclusione a giro di Dotta che si stampa sulla traversa. I primi 10 minuti sono di predominio dei biancoverdi, poi al 13′ la rete che sblocca il risultato realizzata da Tommaso Boch che calcia una punizione mandando la palla a scavalcare la barriera prima di insaccarsi all’incrocio dei pali dove Clarizia non può arrivarci. La contromossa di mister Conversano porta all’esordio di un altro giovane: Alessandro Nopetti che sostituisce Trafeli. Al 17′ il Ponte Crepaldo Eraclea va vicino al pareggio con una conclusione ravvicinata effettuata da terra di Miolli che supera il portiere ma viene respinta da un difensore. Sul ribaltamento di fronte Severin ferma Manente in modo falloso e l’arbitro gli affibbia il secondo giallo che significa espulsione. Per il Ponte Crepaldo Eraclea la situazione si è ulteriormente complicata? Niente affatto, perchè proprio nel momento di difficoltà trova un rapido pareggio: Sartori di testa effettua un assist per Miolli che dal limite dell’area lascia partire un forte rasoterra che non lascia scampo a Fuser. I biancoverdi, rinvigoriti dal pareggio, nonostante l’inferiorità numerica credono nel colpaccio e si spingono in avanti anche con l’inserimento di un giocatore fresco in attacco, è il momento di Ferrotta. Purtroppo, di lì a breve, le difficoltà per i crepaldini aumentano ancora con la seconda espulsione. Sartori commette fallo da tergo ai danni di Marchetto, l’arbitro mette mano ai cartellini, ci si aspetta il giallo ed invece si tratta di un rosso. Al 42′ Marchetto rivolge un gesto fallico ai tifosi crepaldini presenti in tribuna, l’arbitro se ne avvede e lo espelle. I biancoverdi in 9 uomini riescono ad arrivare al 90′ mantenendo il risultato di parità, a quel punto il fischietto sandonatese assegna 4 minuti di recupero. Quando mancano 30 secondi al termine Clarizia si accinge a battere un calcio di punizione poco al di fuori della sua area, cerca di metter palla lunga sulla fascia, ma il suo rinvio è impreciso e termina in fallo laterale. Il Postioma è lesto alla battuta con le mani servendo Tonet che scende sulla fascia per l’ultima azione del match, penetra in area indisturbato e calcia in porta, Clarizia fa quello che può tuffandosi per deviare la sfera, purtroppo la sua respinta capita sui piedi di Manente che ribatte in rete. Il tempo è scaduto, per il Ponte Crepaldo Eraclea si tratta di una autentica beffa subire il 2-1 all’ultimo secondo. I giocatori del Postioma impazziscono di gioia al contrario dei locali seduti a terra per la disperazione.