La vittoria sfuma all’ultimo istante. Ancora una volta gli ultimi secondi di gioco risultano fatali al Ponte Crepaldo Eraclea. Nella gara precedente avevano subìto il 2-1 a tempo praticamente scaduto, quest’oggi ai biancoverdi la vittoria sfugge nel medesimo istante: al quarto minuto di recupero. Inutile aggiungere che è grande il rammarico per aver sprecato l’ennesima chance di dare ossigeno ad una classifica asfittica se consideriamo che fino alla mezz’ora del secondo tempo i crepaldini erano in vantaggio per 2-0. I numeri dicono che questa, per il Ponte Crepaldo Eraclea, è l’annata calcistica delle doppie rimonte subite. E’ la terza volta che succede di non riuscire ad amministrare un 2-0 a proprio vantaggio, in trasferta era già capitato con lo Zero Branco ed in casa con il Team Biancorossi. Per una squadra che sta lottando per salvarsi si tratta di punti vitali che avranno il loro peso nella classifica finale. Nonostante tutto, non è ancora giunto il momento di arrendersi, a tenere accesa una fiammella di speranza è la stessa classifica e le otto giornate che mancano ancora al termine, oltre ai progressi che la squadra ha messo in mostra anche oggi sul terreno del Sant’Elena.
Per mister Geretto quella odierna era la gara del ritorno sulla panchina del Ponte Crepaldo Eraclea dove si era già seduto nel corso delle prime sei giornate di campionato. Mirco Geretto ha avuto a disposizione un paio di settimane, considerata la sosta, per riprendere il lavoro con la sua squadra, un lasso di tempo nel corso del quale ha cercato di mettere un po’ di benzina nelle gambe di un gruppo di calciatori che sul campo fatica a tenere il passo degli avversari fino al 90′ come ha sottolineato lo stesso presidente Filippi. Anche oggi, dopo un buon primo tempo, chiuso meritatamente in vantaggio, i biancoverdi sono calati nella ripresa finendo per chiudersi nella propria metà campo dove hanno subìto la spinta degli avversari. Dipenderà solamente dalla condizione fisica? Forse no, visto che hanno arretrato il baricentro fin dai primi minuti del secondo tempo. C’è quindi da considerare anche l’aspetto psicologico e la nikefobia, termine che non ha nulla a che vedere con il noto marchio di abbigliamento ma deriva dal greco e significa “paura di vincere”. Solitamente si manifesta negli atleti che evidenziano certi aspetti come: rendere bene in allenamento ma meno nel corso della gara o mancare il successo ad un passo dalla vittoria. Un timore che si è manifestato anche oggi nel corso del secondo tempo ed a fine gara, una volta subìto il 2-2 al 94′ minuto, alcuni dei biancoverdi in evidente stato di scoramento si sono sdraiati per terra come voler dire: «Me l’aspettavo…».
Nella gara odierna una vittoria sarebbe stata utile non solo per la classifica ma anche per il morale della squadra che oggi si è presentata a Sant’Elena di Silea a ranghi ridotti viste le numerose assenze a causa di infortuni e squalifiche. Rabberciato il reparto difensivo al centro del quale si è distinto Stefano Simonetto sempre pronto nelle chiusure e preciso nei rinvii e proprio grazie ad uno dei suoi rilanci il Ponte Crepaldo Eraclea sblocca il risultato al 20′ minuto del primo tempo. Il difensore biancoverde taglia il campo con un preciso rilancio che mette in azione Miolli, il centravanti crepaldino controlla palla, evita l’intervento del suo marcatore e conclude l’azione con una rasoiata diretta verso il secondo palo dove il portiere avversario non può arrivarci. I crepaldini non sembrano avere particolari problemi nel gestire la palla e rendere vana la reazione avversaria tanto che sono gli stessi biancoverdi ad avere una nitida occasione per raddoppiare. Questa giunge al 30′ minuto, a seguito di un’azione offensiva manovrata dal duo d’attacco Miolli Dotta quest’ultimo va alla conclusione con un rasoterra che sembra destinato all’angolo basso, ma l’estremo Frezza salva la sua porta tuffandosi alla sua sinistra per deviare la palla in calcio d’angolo.
Nel corso del primo tempo il Ponte Crepaldo Eraclea non corre alcun rischio e per il portiere Cestaro c’è solo ordinaria amministrazione, diversa la situazione ad inizio ripresa quando i padroni di casa ripartono decisi e prendono possesso della metà campo biancoverde. La retroguardia crepaldina ha il suo bel da fare per evitare di subire la rete del pareggio rifugiandosi più volte in calcio d’angolo. A seguito di un calcio dalla bandierina i padroni di casa protestano per un fallo di mani commesso in area di rigore ma Carlo Sutto, arbitro del match, non è di questo avviso e fa proseguire. Poco più tardi proteste analoghe dalla parte opposta quando Miolli viene atterrato in area di rigore, anche il questo caso il direttore di gara non fischia la massima punizione. Un po’ arrancando la difesa biancoverde resiste alla sfuriata di inizio ripresa portata dai trevigiani del Sant’Elena e riprende coraggio riaffacciandosi nella trequarti avversaria. Nel corso di un’azione di rimessa Miolli recupera palla nella metà campo dei padroni di casa e dialoga con Dotta che gli apre il varco per presentarsi solitario a centro area da dove insacca con facilità la rete del raddoppio. Ponte Crepaldo in vantaggio per 2-0 al 22′ del secondo tempo, la gara può sembrare chiusa o quasi perchè al Sant’Elena viene concessa la possibilità di riaprirla alla mezz’ora. Calcio d’angolo per i padroni di casa, palla a spiovere in area per la perentoria incornata di Marini che di testa gira il pallone alle spalle di Cestaro. L’ultimo quarto d’ora si preannuncia di sofferenza per la retroguardia crepaldina che respinge ogni azione offensiva portata dal Sant’Elena senza riuscire ad allentare la pressione a cui è sottoposta perchè centrocampo ed attacco non riescono a gestire palla per far respirare la difesa. La chiave del match può essere nei cambi, Miolli e Dotta hanno corso e dato molto e mister Geretto nel finale di gara decide di sostituirli con Ferrotta ed El Aoud senza ottenere il risultato sperato, quello di tenere palla lontana dall’area biancoverde. Si arriva al momento del recupero con il Ponte Crepaldo Eraclea sempre in vantaggio, vengono assegnati 4 minuti durante i quali Cestaro compie una parata salva risultato con un grande deviazione in tuffo. Poco più tardi a pochissimi secondi dal termine, quando l’arbitro Carlo Sutto sta controllando il cronometro pronto a fischiare la fine i padroni di casa rilanciano in avanti il pallone della disperazione in direzione di Bresciani che scatta in sospetta posizione di fuorigioco, Cestaro non tenta l’uscita in anticipo cosicchè si trova a fronteggiare l’attaccante trevigiano respingendo una prima conclusione, ma la palla rimane fra i piedi Bresciani che al secondo tentativo fa centro pareggiando proprio all’ultimo istante. Poi il triplice fischio finale. Per il Ponte Crepaldo Eraclea la beffa arriva ancora una volta all’ultimo secondo.